Nella sua sottile e scaltrita analisi “genealogica” del cristianesimo, Nietzsche ne rileva in primo luogo la stretta connessione con l’ebraismo, visto come l’espressione “ideologica” del “popolo più fatale della storia del mondo”, in quanto deliberatamente orientato a “falsificare” la natura, la realtà, la storia, per affermare in antitesi una religione e una morale “contro-naturali”, ma in tal modo conseguenti ad un disegno di potenza e di autoconservazione di questo popolo.
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STORICISMO E NICHILISMO GIURIDICO IV
4. Qua e là nella dissacrante analisi della giustizia, ma più nelle ultime pagine, si discopre la schietta visione del Foscolo, che si direbbe di un acerbo e poetico nichilismo.
STORICISMO E NICHILISMO GIURIDICO III
3. Proprio dal filosofo napoletano il Foscolo trae la sentenza, onde la ragion di stato – cioè, la ragione che determina l’uso della forza – non è naturalmente conosciuta da ogni uomo, ma da pochi pratici di governo, che “sappiano vedere ciò che appartiensi alla conservazione del genere umano”.
STORICISMO E NICHILISMO GIURIDICO II
2. Il guerreggiare di popoli contro popoli sospinge gli uomini, proprio per difendersi da aggressioni esterne, a riunirsi in società e a sottomettersi ad un comune potere. Ma è forse giustizia la legge, che vincola, all’interno di una società, cittadino a cittadino, governanti e governati?
STORICISMO E NICHILISMO GIURIDICO
1. “Tutto quello che è, deve essere; e, se non dovesse essere, non sarebbe”: questa proposizione – che un critico letterario di grande nome definisce ‘aforisma di tipo hegeliano’ – raccoglie il senso dell’orazione Sull’origine e i limiti della giustizia, pronunciata da Ugo Foscolo a Pavia, il giugno , nella cerimonia solenne di conferimento di lauree in leggi.
LE FAVOLE DEL “MONDO VERO” II
ODISSEO: L’INGANNO DELLA VERITÀ E LA VERITÀ DELL’INGANNO
Una verità che si pretenda unica si mostra chiaramente come un effetto di riduzione e irrigidimento: ciò significa girare il coltello nella piaga della metafisica, presentare come inganno e convenzione, in senso completamente negativo, il tentativo di tutta una tradizione di dare nomi che siano condivisibili e validi perché in grado di dar conto dell’essenza delle cose e capaci di uniformare il molteplice.
I-LEX
Nel cercare una via d’uscita da un luogo, reale o figurato, può essere utile, come prima cura, chiedersi di quale luogo si tratti e come in esso si sia giunti.
“STIRNER” DELIGHTED IN HIS CONSTRUCTION II
Stuck fast in this world of illusion, he can (on p. 128) build first of all an “altar” and then “erect a church” “round this altar”, a church whose “walls” have legs for making progress and “move ever farther forward”. “Soon this church embraces the whole earth.” He, the unique, and Szeliga, his servant, stand outside, they “wander round these walls, and are driven out to the very edge”.
JURIDICAL NIHILISM
1. Law as seen through the nihilistic lens. The legal world has long been invested by the skeptical position according to which there is no truth, justice and rationality of the law, in which everything comes from will and its intrinsic mobility.
There is no natural right (jus naturale) which is valid in itself, but everything is revocable and changeable: the fact that there is no natural right means that any law or rule is conventional and therefore arbitrary. According to L. Strauss, the rejection of today’s natural right leads to nihilism, indeed making it one with itself (1). The present post-metaphysical turn of so many philosophical schools is a disquieting signal.
“STIRNER” DELIGHTED IN HIS CONSTRUCTION
We now find ourselves again exactly where we were on page 19 in connection with the youth, who became the man, and on page 90 in connection with the Mongoloid Caucasian, who was transformed into the Caucasian Caucasian and “found himself”.